Pagar le acque

VOCABOLARIO LAGUNARE

ACQUE, pagar le

Molte erano le paludi intorno a Venezia che nel riflusso rimaneano scoperte. Vedendo il Senato il grave danno che da ciò avveniva alla laguna, e forse anche all’ aria, ordinava a’ dì 18 ottobre 1555 che fossero distrulte le paludi anzidette, e per supplire alla ingente spesa era nel 1568 decretato, che ogni persona, la quale fosse andata al possesso, di una eredità trasversale pagar dovesse il cinque per cento sopra l’ereditata sostanza, per impiegar poi l’ importo di quella quella somma nell’ ordinata opera. Fu perciò questa gravezza sopra le eredità trasversali chiamata, d’allora in avanti, col nome di pagar le acque.

 

[Da Lessico Veneto, di Fabio Mutinelli – Venezia 1851]

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Niente dispone meglio alla meditazione, alla mestizia, alla poesia di un lungo viaggio traverso a paludi nella piena pompa della state. Quegli immensi orizzonti di laghi, di stagni, di pelaghi, di fiumi, inondati variamente dall’iride della luce; quelle verdi selve di canne e di ninfee dove lo splendor dei colori gareggia colla forza dei profumi per ammaliare i sensi, già spossati dall’aria greve e sciroccale; quel cielo torrido e lucente che s’incurva immenso di sopra, quel fremito continuo e monotono di tutte le cose animate e inanimate in quello splendido deserto mutato per magia di natura in un effimero paradiso, tutto ciò mette nell’anima una sete inesauribile di passione e un sentimento dell’infinito.

— Ippolito Nievo, Le confessioni d’un italiano

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