Sessola

VOCABOLARIO LAGUNARE

Sessola

di  Ettore Aulisio

Il nome (femminile) dell’utensile è sassola o sessola, a Venezia, nel Veneto e in altre regioni italiane è però utilizzato generalmente il vocabolo ‘sessola’.
Il termine è d’origine marinara e indica il grosso cucchiaio di legno utilizzato per togliere l’acqua dal fondo delle imbarcazioni; in seguito fu impiegato per indicare i grossi cucchiai utilizzati per trasferire da un recipiente all’altro polveri, farine, granaglie ecc. Erano utilizzate anche dai rivenditori di generi alimentari (pasta).
La sassola o sessola attualmente è costruita con altri materiali (metallo, plastica) e può avere delle forme un po’ diverse da regione a regione o da costruttore a costrutore (vedere in internet sotto la voce ‘sessola immagini’).
Nelle attività agricole i contadini costruivano per proprio conto delle sessole con il manico lungo oltre un metro ed utilizzavano un unico pezzo di legno; servivano per raccogliere grandi quantità di grani di frumento sparsi sul pavimento del granaio.

Boerio_Sessola(Dal Dizionario del dialetto veneziamo di Giuseppe Poerio; ed. 1856

Sessola

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Ed ecco la rivedeva, quella stupefacente riva d’approdo, quell’abbagliante composizione di edifici fantastici che la serenissima presentava agli sguardi riverenti dei navigatori che si approdavano: l’aerea magnificenza del palazzo ducale e il ponte dei sospiri, le colonne sulla riva col leone e col santo, il pomposo assetto del tempio fiabesco, il traforo della porta dell’orologio coi mori, e mentre contemplava si disse che arrivare a Venezia dalla terraferma era come entrare in un palazzo dalla porta di servizio, e che solo per nave, dall’alto mare, come aveva fatto lui questa volta, bisognava giungere nella più inverosimile città del mondo.

— Thomas Mann (Premio Nobel per la letteratura -1929), La morte a Venezia (Der Tod in Venedig, 1912)

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