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Gerhard Hoffmann, antifascista europeo, ci ha lasciato
Questa mattina, a 97 anni compiuti, è morto il nostro amico austriaco Gerhard Hoffmann, un antifascista europeo.
Nel ’38 fuggì dalla sua Patria invasa dai nazisti e giovanissimo andò a combattere in Spagna, fu internato dai francesi, fuggì dal campo di concentramento e partecipò alla Resistenza francese. La madre, deportata ad Auschwitz , morì durante il viaggio, il fratello nel campo di Gross Rosen, il padre in un campo di internamento nella Francia di Petain.
Nel ’44 riuscì ad arruolarsi nelle truppe USA partecipando alla conquista della Germania. A 70 anni andò come volontario in Nicaragua per partecipare come carpentiere alla ricostruzione di quel paese. Negli ultimi anni venne diverse volte in Italia (Venezia, Trieste, Cagliari) per partecipare ad iniziative antifasciste.
Venne invitato da Terra Antica a Venezia e Mestre nel 2007 dove partecipò alle manifestazioni per il Giorno della Memoria; alcuni anni dopo intervenne a Favaro Veneto e al Ghetto di Venezia partecipando alle manifestazioni del 25 aprile, ospite del Comune di Venezia.
A suo ricordo conserviamo due opuscoli , due dvd. e, soprattutto, la foto (scattata dal fotografo Resini) del “garanghelo” a Venezia a cui partecipò con tanta allegria.
Alcune note sulla sua presenza qui da noi
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L’uomo non è che una canna, la più debole della natura; ma è una canna pensante. Non c’è bisogno che tutto l’universo s’armi per schiacciarlo: un vapore, una goccia d’acqua basta a ucciderlo. Ma, anche se l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe ancor più nobile di chi lo uccide, perché sa di morire e conosce la superiorità dell’universo su di lui; l’universo invece non ne sa niente. Tutta la nostra dignità consiste dunque nel pensiero. È con questo che dobbiamo nobilitarci e non già con lo spazio e il tempo che potremmo riempire. Studiamoci dunque di pensare bene: questo è il principio della morale.