Le strade di San Martino (2)

LE NOSTRE COLLABORAZIONI CON … 2

Le strade di San Martino (2)

Da San Nikolai im Sausal (Stiria) e da Loro Piceno (MC) sono venuti a Campalto, in occasione della tradizionale Festa di San Martino in Strata, due gruppi di amici: per loro questa volta si è organizzato un trattamento veramente “speciale”.

Il giorno 12 novembre, percorrendo il Canal Grande su tre ‘caorline’ messe a disposizione dall’Associazione “Voga Veneta”, i due gruppi si sono recati a Ca’ Farsetti dove sono stati ricevuti dal vice Sindaco Sandro Simionato, dal Consigliere comunale Gabriele Scaramuzza e dal Consigliere provinciale Lionello Pellizzer. Lì, oltre al consueto scambio di omaggi e di complimenti, i nostri amici si sono potuti finalmente affacciare su un terrazzo che dà sul Canal Grande: crediamo che immagine migliore della nostra città e del nostro incontro non potevano riportare ritornando nei loro Comuni .

Amici di Loro Piceno e di St. Nikolai in Sausal in visita a Venezia in "caorlina"E  dopo l’incontro ufficiale in Comune (dei due gruppi facevano parte il vice sindaco di Loro Piceno e alcuni consiglieri comunali di St Nikolai), sono state scattate alcune belle foto di gruppo e, naturalmente, si è andati “cicchetti”.

Esperienze come quella del 12 novembre fanno stringere maggiormente i rapporti amicizia: ci si comprende molto bene anche se si parlano lingue o dialetti diversi, e si possono conoscere meglio, oltre agli abituali schemi, le varie realtà regionali e nazionali.

Dove ci porteranno il prossimo anno le strade di San Martino?

E chi porteranno ancora a Campalto?

Veduta del bellissimo paesaggio collinare di St. Nikolai im Sausal in cui siamo stati più volte ospiti alla loro festa dell'uva.

Veduta del bellissimo paesaggio collinare di St. Nikolai im Sausal in cui siamo stati più volte ospiti alla loro festa dell’uva.

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Ed ecco la rivedeva, quella stupefacente riva d’approdo, quell’abbagliante composizione di edifici fantastici che la serenissima presentava agli sguardi riverenti dei navigatori che si approdavano: l’aerea magnificenza del palazzo ducale e il ponte dei sospiri, le colonne sulla riva col leone e col santo, il pomposo assetto del tempio fiabesco, il traforo della porta dell’orologio coi mori, e mentre contemplava si disse che arrivare a Venezia dalla terraferma era come entrare in un palazzo dalla porta di servizio, e che solo per nave, dall’alto mare, come aveva fatto lui questa volta, bisognava giungere nella più inverosimile città del mondo.

— Thomas Mann (Premio Nobel per la letteratura -1929), La morte a Venezia (Der Tod in Venedig, 1912)

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