VOCABOLARIO LAGUNARE
“Oltre di che la massima marea suol accadere nei solstizii e nell’equinozio di primavera, montando allora da uno fino ai 6 piedi soma l’ordinario livello, e più ancora in occasione di gagliarda burrasca. Noi segniamo negl’interni canali della città la media elevazione dell’acqua, con un C e diciamo che, giunta a quella inferior linea orizzontale, è al comune, cioè al medio grado di altezza. Ecco quante circostanze debbono esser note al nocchiero intorno all’elevazione od all’abbassamento della laguna per affidarsi a sortire ovvero entrare nei porti.”
Da “IL FIORE DI VENEZIA” di Ermolao Paoletti; Venezia, 1837- Tommaso Fontana Editore
Comun de acqua nel 1810 e nel 1970 nel Bacino Orseolo dietro piazza San (Foto di Paolo Pozzo)
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“quam nemorum dictorum le Comugne et nemorum nostrum banditorum teneantur et obligati sint relasare in ronchatis sive robore, que in futurum noscantur esse apta et comoda pro arsenatu nostro et navibus”
(trad. di Lucio Susmel: “che chiunque tagli nei boschi detti le Comugne e nei nostri boschi banditi sia obbligato a rilasciare nelle radure e nelle tagliate tutti i semenzali e gli alberi di quercia rovere che in futuro possano essere adatti e comodi all’arsenale nostro e alle navi”).