Di rara pianta. Rivisitare il giardino botanico di Alberto Parolini a Bassano del Grappa (VI)

EVENTI

A cura di Giuseppe Busnardo

Di rara pianta

Sabato 14 e domenica 15 aprile 2012

9.00-19.00 – ingresso libero

Sabato 14 e domenica 15 aprile 2012 nel giardino Parolini a Bassano del Grappa si terrà la 2° edizione di “di rara pianta”, una manifestazione organizzata dal Comune di Bassano del Grappa, dal Rotary Club Bassano Castelli, dall’Associazione Flora cafè e dalla SIS per riportare l’attenzione sull’antico giardino botanico creato da Alberto Parolini (1788-1867) e per sostenerne il progetto di recupero dell’Amministrazione Comunale.

Questo giardino nel 1800 era una delle realtà più importanti d’Italia (3000 specie nell’index seminum su 8-9000 coltivate) e venne dichiarato Monumento Nazionale ad inizio novecento. Nel suo attuale patrimonio arboreo, anche se molto impoverito, permangono ancora molti individui monumentali e alcune specie arboree rare e altrove poco frequenti, prima fra tutte il Pinus parolinii scoperto dall’autore nel 1820 in Turchia.

Scopo della manifestazione è creare una grande occasione di incontro per riportare cittadini e appassionati in questo giardino per apprezzarne le sue bellezze e la sua storia. Per fare ciò è stato predisposto un ricco programma (vedi allegato) nel quale fiori e piante rare sono i protagonisti delle giornate e nel quale fa spicco una mostra di piante in vaso prestate in via eccezionale dall’Orto Botanico di Padova, scelte tra quelle che un tempo ornavano e formavano l’attrazione del giardino di Alberto Parolini. Accanto a ciò, una mostra-mercato di alto livello con un repertorio di 18 vivaisti selezionati provenienti da molte regioni italiane (gli agrumi dalla Sicilia); alcune mostre  sulla storia illustre del giardino e sugli attuali itinerari didattici; visite guidate per scoprire il giardino, giochi didattici e cacce all’albero, una lunga non-stop musicale nella quale 9 gruppi bassanesi si alterneranno sul palco suonando, cantando e ballando per il Giardino Parolini, un incontro-scambio di piante e semi per amatori, una rievocazione storica su Alberto Parolini curata dalla Pro Bassano e poi altri intrattenimenti, compreso un servizio di ristorazione veloce con prodotti del territorio.

La manifestazione avrà il suo momento culminante a partire dalle 16.30 di domenica con la consegna di riconoscimenti, da parte del Sindaco di Bassano e di altre autorità, agli eredi Favaretti-Parolini e agli eredi dei giardinieri storici del passato (Parisotto nel 1800 e Carletti nel 1900), con la messa a dimora di alcune Conifere un tempo presenti nel giardino e con l’inaugurazione del rifacimento delle serre a cura della SIS che festeggerà così i propri 35 anni di vita.

La manifestazione ed il progetto di riportare l’attenzione sul Giardino, la sua storia e le sue piante, hanno trovato il consenso di molti con importanti adesioni e collaborazioni. Hanno dato il patrocinio la Provincia, la Regione, l’Istituto Regionale Ville Venete e l’Associazione Ville Venete con la prestigiosa e fattiva adesione dell’Orto Botanico di Padova. Hanno assicurato collaborazione e partecipazione molte forze bassanesi e non, quali la Pro Bassano, il Consiglio di Quartiere Centro Storico, il FAI delegazione di Bassano, l’Inner wheel, l’AIB, gli Amici del Giardino Parolini, le sezioni naturalistiche del CAI e del Museo, il gruppo Agesci Bassano 1°, l’Associazione Amici dei Musei, il Consorzio di tutela dell’Asparago bianco di Bassano, la Filarmonica e molti gruppi musicali coordinati da Goservice, il consorzio Vicenza è e lo IAT, la sezione veneta di Adipa, Veneto Agricoltura e Veneto marketing.

Ideazione e organizzazione: Giuseppe Busnardo giuseppebusnardo@katamail.com 330400160

Segreteria: Elisabetta Tasca elisabettatasca@gmail.com 3409869769

Informazioni: I.A.T. Bassano del Grappa iat.bassano@provincia.vicenza.it 0424-524351

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Per le strade correvano le automobili, in parte corazzate, e davano la caccia ai pedoni, li schiacciavano riducendoli in poltiglia, li spiaccicavano contro i muri delle case. Capii subito: era la lotta fra gli uomini e le macchine, preparata da molto tempo, da molto tempo attesa e temuta e finalmente scoppiata. Dappertutto morti straziati, dappertutto automobili schiacciate, contorte, mezzo bruciacchiate e in alto sopra quel groviglio uno sfrecciare di velivoli contro i quali si sparava dai tetti e dalle finestre con moschetti e mitragliatrici. Su tutti i muri vi erano manifesti eccitanti che, a lettere cubitali, ardenti come fiaccole, esortavano la nazione a prendere finalmente la parte degli uomini contro le macchine, ad accoppare finalmente i ricchi grassi, ben vestiti e profumati, i quali con l’aiuto delle macchine spremevano il grasso dal prossimo, ad accopparli insieme con le loro grandi automobili dal rombo maligno e diabolico, a incendiare finalmente le fabbriche e a ripulire e spopolare la terra violentata affinchè vi ricrescesse l’erba, e quel mondo polveroso di cemento potesse ridiventare prato, foresta, brughiera, fiume e palude.

— Hermann Hesse, Der Steppenwolf (1955)

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