ATTIVITA’ DELL’ASSOCIAZIONE
Lettera di Terra Antica al Sindaco di Venezia sulle opere di compensazione ambientale e storico prescritte con il Piano di sviluppo aeroportuale
Al Sig. Al Sindaco di Venezia
e. p.c.
alla Consigliera delegata Deborah Onisto
Ca’ Farsetti
30124 VENEZIA
Favaro Veneto, lunedì 26 novembre 2018
Oggetto: Piano di sviluppo aeroportuale. Interventi di compensazione ambientale in Comune di Venezia. Le componenti storiche del territorio interessato dall’impatto dell’attività aeroportuale.
Con riferimento al recente incontro promosso dalla Consigliera delegata del Sindaco Deborah Onisto inerente l’oggetto vorremmo rendere pubbliche le nostre proposte in merito all’utilizzo di parte del fondo di 12 milioni di euro che SAVE dovrebbe riservare alle opere di compensazione, e nello specifico a quella parte del fondo per la tutela e valorizzazione delle emergenze storiche ed archeologiche.
In particolare ci preme sottolineare che il territorio che va da Porto di Cavergnago a Campalto, a Tessera e fino e oltre Ca’ Noghera è interessato dal percorso storico della Via Annia – Popilia che seppur poco evidente , non può essere ignorato visti gli studi anche recenti (2011) della stessa Soprintendenza ai Beni Storici ed Archeologici.
Lungo questa direttrice sussistono ancora elementi puntuali di pregio storico ed architettonico che rendono il contesto di gronda singolare, e quasi unico se ci si riferisce alla torre campanaria circolare di Tessera e all’annessa Pieve e ai resti del monastero. Anche la poco distante torre di Dese merita una segnalazione nonché la cinquecentesca chiesa di Campalto riedificata dalla famiglia veneziana dei Morosini su un sito sacro dedicato alla venerazione di San Martino di Tours presumibilmente sin dall’IX-X secolo. Si sottolinea che questo edificio si colloca praticamente a lato del tracciato dell’antica strada romana poiché da sempre figura nei documenti storici riportato come “San Martino in strata”.
Invero le emergenze storiche sopra citate costituiscono i poli di riferimento attraverso cui nel tempo si sono organizzate le comunità locali e intrattengono un legame originario con l’antico asse della Via Annia – Popilia. Quello stesso asse che oggi costituisce l’ossatura della viabilità di accesso dell’aeroporto “Marco Polo”, tanto che una parte considerevole dei volumi di traffico che oggi gravano su questi assi (e incidono sulle condizioni di mantenimento strutturali di questi edifici) hanno come riferimento l’infrastrutturale aeroportuale.
L’attenzione a queste emergenze storiche attraverso il “filo rosso” costituito dalla via Annia – Popilia consentirebbe altresì di riaffermare e verificare come questo territorio dall’epoca romana alla contemporaneità si sia comunque organizzato e continui a organizzarsi lungo questa direttrice fondamentale. Ne sono cambiate nel corso del tempo le finalità (un tempo esigenze di collegamento con il limes ovvero di commercio con le zone più remote del centro Europa, oggi esigenze di connessione internazionali e legate alla mobilità delle merci) ma l’asse fondamentale attraverso cui il territorio si è definito è rimasto sostanzialmente il medesimo.
La nostra Associazione che opera da oltre vent’anni alla riscoperta culturale e alla promozione della memoria del territorio di gronda, caldeggia fermamente la valorizzazione di queste emergenze storico-architettoniche che – previa convenzione con le proprietà private – possono essere rese visitabili, secondo dei programmi stagionali, alle scolaresche, ai cittadini e ai turisti soggiornanti nelle numerose strutture ricettive in zona, anche all’interno di una strategia volta alla rimodulazione dei flussi turistici verso il solo centro storico di Venezia e in particolare esaltando l’integrazione tra la componente storica e artistica di tali emergenze e quella ambientale del territorio, che costituisce per la parte di gronda il lacerto dell’originario paesaggio di confine tra terra e acqua almeno per quel che concerne il territorio del Comune di Venezia.
La spesa per queste convenzioni può rientrare nell’utilizzo dei 765.000 euro resisi disponibili per l’annullamento dell’opera di compensazione nominata “ Recupero e tutela della via Annia…” (C3) proposta a suo tempo da Enac/Save nel MP 2021.
Conveniamo che, in proposito, che tale somma debba essere interamente utilizzata per opere reali esistenti nelle Comunità dell’intorno aeroportuale, quali appunto Tessera, Campalto e anche Dese e non per opere interne all’infrastruttura aeroportuale, le quali possono trovar più consono finanziamento da parte del gestore o da un accordo fra il gestore e soggetti esterni proponenti.
Funzionalmente a questa nostra proposta l’associazione sostiene l’opportunità, anzi la necessità del completamento pista ciclopedonale Tessera-Favaro (km 2,2), opera sicuramente utile ed attesa da anni dalla cittadinanza dei paesi citati, che offre l’opportunità di connettere questi beni culturali ad una più ampia rete di visitazione slow del territorio della gronda lagunare, in linea con gli strumenti di pianificazione cittadina e metropolitana nonché con le moderne strategie di investimento a livello comunitario
Nel ringraziare dell’attenzione accordata ed in attesa di un cortese riscontro si porgono distinti saluti.
Il Presidente
– Gabriele Scaramuzza –
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“ Quanto fur grandi le tue mura il sai,
Venetia, hor come le s’attrovan vedi;
e s’al periglio lor tu non provedi
deserta e senza mura rimarrai.
Li fiumi, e ‘l mar, e gl’huomeni tu hai
per hinimici, e ‘l provi, e non lo credi:
non tardar, apri gli occhi, e muovi i piedi
che volendol poi far, tu non potrai.
Scacci i fiumi da te, le voglie ingorde
de gl’ huomeni raffrena, e poscia il mare
restato sol, sempre t’harà obedita.
Deh non aver l’orecchie al tuo ben sorde,
perché con gran ragion ti vò affermare
che il ciel ti diè ne l’acque eterna vita.”